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Quasi 3 utenti su 4 temono di diventare vittime di cyber criminalità o furto d’identità

Marzia Romeo

29.05.19 4 minuti di lettura

La reputazione della mente umana sulla capacità di valutazione del rischio è notoriamente pessima.

Il timore di viaggiare in aereo è diffuso, ma entrare in una macchina rimane ancora un atteggiamento molto più rischioso. Il nostro cervello evoca visioni di film d’azione, con pericoli causati da fanatici, ma le malattie cardiache e il cancro sono ancora molto più letali.

Ma quando si parla di furti di identità e cyber crime, le persone sembrano avere una comprensione realistica dei rischi che corrono utilizzando Internet come una persona normale.

Più preoccupati del cyber crime e dei furti di identità che dell’auto?

Da una nuova indagine di F-Secure è emerso che il 71% degli intervistati ritiene di poter diventare vittima di crimini informatici o furti di identità, mentre il 73% ha manifestato timori simili nei confronti dei propri figli.*

Mentre il 66% ha dichiarato di essere preoccupato di essere vittima di un incidente che danneggi la propria auto.

I rischi mortali di una collisione automobilistica sono costantemente visibili sia dalle notizie che sentiamo che dall’esperienza personale. Allo stesso modo, la consapevolezza dei rischi di minacce non pericolose per la vita come il cyber crimine e il furto di identità sembra derivare da una combinazione di news costanti che descrivono in dettaglio il crimine online e una stretta intimità con questi pericoli.

Il sondaggio ha rilevato che oltre la metà degli utenti consumer ha avuto un membro della famiglia colpito da qualche forma di criminalità informatica (51%). E uno su quattro ha affermato di essere stato colpito da più forme di criminalità informatica.

Malware o virus sono le minacce più comuni riscontrate, seguite da frodi legate alle carte di credito e da frodi via SMS/chiamate.

I tuoi dati non dormono mai

Il tempo che la maggior parte degli americani spende in auto è salito a 51 minuti nel 2016-2017. Guardare la TV richiede in media 2,8 ore al giorno. Queste due attività insieme corrispondono quasi esattamente alla quantità di tempo trascorso online, 3,4 ore al giorno o 23,6 ore settimanali.

Ma anche quando dormiamo, i nostri dati e i nostri account e persino la nostra identità sono là fuori, fluttuanti nel cloud.

“È quasi impossibile evitare l’uso di Internet nel 2019. I servizi cloud sono ormai una norma, ma non sempre sappiamo quali informazioni siano state raccolte su di noi e dove siano archiviate”, ha affermato Kristian Järnefelt, Executive Vice President, Consumer Cyber Security at F-Secure.

Il sito di Troy Hunt “Have I Been Pwned” ha rintracciato 7.858.388.981 account violati (dato aggiornato al 27 maggio 2019), il che significa che ci sono già più account con credenziali esposte rispetto al numero di persone che popolano la terra.

“I team di cyber security B2B di F-Secure stanno già vedendo molti di questi servizi cloud e molte aziende diventare obiettivi redditizi per i criminali informatici che rubano enormi quantità di dati degli utenti consumer”.

Le aziende sanno che la domanda crescente non è “se” saranno violate, ma “quando”. Ciò significa che anche se tu pratichi un’eccellente sicurezza informatica puoi diventare vittima dell’acquisizione di account o del furto di identità se il servizio che usi è stato violato.

Proteggi la tua identità prima, durante e dopo una violazione

Il furto di identità colpisce meno di 1 su 10 utenti di Internet, ma potrebbe essere la minaccia più insidiosa che è stata consentita dalla massiccia crescita del commercio online.

Una nuova ricerca di Javelin rivela che le vittime di frodi dell’identità stanno pagando di più di tasca propria, mentre le frodi che riguardano l’apertura di nuovi account per gli utenti indicano un aumento dei costi da $ 3 miliardi nel 2017 a $ 3,4 miliardi nel 2018.

“Una volta che le informazioni personali sono trapelate, è impossibile recuperarle. E potresti non essere a conoscenza di potenziali problemi per anni”, ha precisato Kristian. “Nella maggior parte dei casi è una questione di velocità. Se gli utenti riescono a reagire abbastanza velocemente, i criminali potrebbero scoprire che ciò che hanno rubato è inutile.”

Il servizio F-Secure ID PROTECTION, che verrà lanciato nel corso del 2019, offrirà una protezione completa dal cyber crime e dal furto di identità aiutando gli utenti a combattere la piaga del furto di identità e dell’acquisizione di account prima che i criminali possano trarre vantaggio dalle informazioni personali rubate, oltre a tutti gli altri potenti strumenti di sicurezza disponibili in F-Secure TOTAL.

*F-Secure Identity Protection Consumer (B2C) Survey, Maggio 2019, condotto in cooperazione con Toluna in 9 Paesi (USA, UK, Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Brasile, Finlandia, Svezia, e Giappone). Hanno risposto 400 persone per Paese per un totale di 3600 (con più di 25 anni)

 

 

 

Marzia Romeo

29.05.19 4 minuti di lettura

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